"L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi:
resistete, e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e fuori legge."
(Oscar Wilde, da Il ritratto di Dorian Gray
)

Da un paio di mesi non sto rispondendo ai vostri commenti qui nel blog (a volte i dialoghi continuano in privato) e non per scortesia. Difatti nel box dei commenti è scritto il mio grazie in anticipo per ogni vostra parola e per la condivisione, che rappresentano per me la vera ricchezza di questo spazio virtuale.
Il motivo è che, poiché nei commenti ognuno liberamente esprime il suo
pensiero e porta un contributo esperienziale, leggerne l'insieme è, per me, ascoltare la coralità di
tanti diventare vita con le sue sfaccettatur
e, i suoi colori, i caratteri, lo
stile, le voci.
La mia risposta, oltre al grazie che non sarebbe eccessivo ripetere, aggiungerebbe a volte poco, poiché è nel post che io esprimo il mio pensiero e le mie emozioni, che possono essere guida e spunto per un dialogo costruttivo dove ognuno porta il suo mattoncino.
A ver citato Wilde in Emotivi anonimi , dunque, significa che ne condivido il pensiero.
Dopo questa premessa, ecco alcune considerazioni.
La tentazione da rifuggire e a cui non cedere è quella che istiga al male e a compierlo nella
consapevolezza di far qualcosa di proibito, sbagliato, qualcosa che sia dannoso
per se stessi e per gli altri. Se voglio mangiare la cioccolata per sottrarla a
qualcuno o rubarla, se mangiarla è abusarne in maniera irrefrenabile e
senza moderazione,
se la mangio avendo il diabete e quindi sapendo di far
del male alla mia salute,
oppure per fare un dispetto davanti a chi non può gustarla... o in tanti altri casi.
A mio modesto parere, non
rientrano nell'errore o istigazione al male il provare piacere e sensazione di
benessere, appagare un desiderio, godere per una passione quale può essere il
cibo preferito che esalta i nostri sensi e ci riporta ad altre forme di piacere
o di gioia anche condivise.
... allora che facciamo mangiamo solo le cose che non ci piacciono così ci sentiremo elevare lo spirito? Non è un peccato godere, ma farne lo scopo della vita, della voluttà l'unica ricerca di senso.
Il piacere, da provare o da donare, non è qualcosa di cui vergognarsi, da nascondere. Il piacere non è un peccato né un vizio.
Come non è santità darsi colpi di cilicio.
Nel mio blog si parla di sensualità ed in Emotivi anonimi il piacere fisico è avvicinato al piacere del gusto. Il peccato di gola a quello di lussuria, ha pensato qualcuno citando Sodoma e Gomorra.
... allora che facciamo mangiamo solo le cose che non ci piacciono così ci sentiremo elevare lo spirito? Non è un peccato godere, ma farne lo scopo della vita, della voluttà l'unica ricerca di senso.
Il piacere, da provare o da donare, non è qualcosa di cui vergognarsi, da nascondere. Il piacere non è un peccato né un vizio.
Come non è santità darsi colpi di cilicio.
Nel mio blog si parla di sensualità ed in Emotivi anonimi il piacere fisico è avvicinato al piacere del gusto. Il peccato di gola a quello di lussuria, ha pensato qualcuno citando Sodoma e Gomorra.
Innanzitutto, le tentazioni peccaminose che rischiano di trasformarci in statue di sale possono essere le più varie: quella di
sentirsi superiori agli altri, quella di oziare, quella di non compiere il
proprio dovere, quella di giudicare, ecc.
Giustamente nel precedente post di tentazioni golose e lussuriose si parlava, ma ... non per istigare a delinquere! :-)
Giustamente nel precedente post di tentazioni golose e lussuriose si parlava, ma ... non per istigare a delinquere! :-)
Le tentazioni sono sempre e soltanto peccaminose?
La parola tentare ha la stessa origine di tenere, e quindi ampliando direi anche toccare, provare, prendere, cercare di raggiungere. La tentazione ci spinge a tendere e a sperimentare, a conoscere.... non soltanto il male!!
La sensualità è un tema di questo blog e non la considero una
tentazione peccaminosa, bensì un'espressione della personalità, del proprio modo di essere, provare e donare sensazioni. E' qualcosa di innato e che solo spontaneamente si può esprimere. E' una importante forma di
comunicazione, un linguaggio dei corpi e delle anime, un veicolarsi attrazione
fisica e spirituale, interesse, gioia e sentimento, un modo per conoscersi.
EMOZIONE e
non causa di empietà.
Fuoco di passione e non fiamme infernali.
Fuoco di passione e non fiamme infernali.
E questo vale per tutti i post!!
Secondo me, quanto detto per la cioccolata vale anche per il sesso. Non è un peccato provare piacere, cercare anche con il proprio partner, quindi ovviamente in un'ottica d'amore, nuove forme per donarsene e avere la fantasia di trovare nuovi modi per tentare, coinvolgere o eccitare.
I piaceri del sesso non sono un peccato. Sono uno scambio, sono un dono.
se non quello della perversione, ma che è proprio tutt'altro dalla tentazione e dalla trasgressione.
Ho mai ceduto ad una tentazione? mi è stato chiesto dal mio caro
amico Guardiano.
A molte, sì,
quasi a tutte, perché tutte mostrano la fragilità ed anche la forza di capire
l'errore se errore è stato e di reagire per il bene. Tutte hanno portato a conoscermi, ma non ancora a conoscere dove sia la netta distinzione tra bene e male.
Presumere di avere questa conoscenza è cedere alla primordiale delle tentazioni.
Non sono una che dice questo io non lo farò MAI... ho certo dei valori e dei princìpi, dei punti fermi, ma le "tentazioni" possono arrivare anche quando non si è capaci di rispondere con la volontà..
non sono perfetta, ahimé... e neanche eterea!
Presumere di avere questa conoscenza è cedere alla primordiale delle tentazioni.
Non sono una che dice questo io non lo farò MAI... ho certo dei valori e dei princìpi, dei punti fermi, ma le "tentazioni" possono arrivare anche quando non si è capaci di rispondere con la volontà..
non sono perfetta, ahimé... e neanche eterea!
Gusto il cioccolato ed amo il piacere che mangiarne mi procura.
Non lo considero afrodisiaco in senso stretto, forse è tale per me più un bel
bicchiere di primitivo dolce o il profumo della pelle... o qualsiasi cosa quando
c'è la giusta atmosfera, però come per i personaggi del film
Emotivi anonimi, il cioccolato
per me è godimento puro e come tale evoca quelle che sono in me altre gioie e
bellezze della vita!
E se ci fosse
qui l'amico Soffio mi citerebbe il caro Freud!
E tu, hai mai ceduto ad una tentazione?