Come posso dire se la tua voce è bella.
So soltanto che mi penetra
e mi fa tremare come una foglia
e mi lacera e mi dirompe.
Cosa so della tua pelle e delle tue membra.
Mi scuote soltanto che sono tue,
così che per me non c'è sonno né riposo,
finché non saranno mie.
So soltanto che mi penetra
e mi fa tremare come una foglia
e mi lacera e mi dirompe.
Cosa so della tua pelle e delle tue membra.
Mi scuote soltanto che sono tue,
così che per me non c'è sonno né riposo,
finché non saranno mie.
(Karin Maria Boye
)
Karin Maria Boye è una poetessa, scrittrice e soprattutto, con le sue opere e con le sue scelte di vita, una dei pionieri del modernismo svedese. Nata a Göteborg nel 1900, ha iniziato a scrivere da giovanissima, dimostrando da subito di avere una personalità poliedrica e complessa. E’ stata una ribelle alla politica e cultura tradizionale conservatrice, una donna che ha vissuto tra amore e dolore, suicidandosi all’età di 40 anni con un’overdose di sonniferi.
Leggendo questa poesia si vibra come foglie attraversate da un vento sferzante, un vento che porta il suono di una voce, quella di chi si ama.
Sono parole che afferrano, trascinano, scuotono, coinvolgono perché traboccano d'emozione, di desiderio e di passione... tutto fuorché la logica e la ragione delle argomentazioni o risposte sapienti, esatte ed obiettive.
Sono parole che afferrano, trascinano, scuotono, coinvolgono perché traboccano d'emozione, di desiderio e di passione... tutto fuorché la logica e la ragione delle argomentazioni o risposte sapienti, esatte ed obiettive.
L'emozione qui non solo la leggi e la senti, ma la vedi come nasce, come si muove e come si addentra in ogni angolo e lo scompiglia.
Senti l'attesa che si nutre di desiderio e il desiderio che non si sazia mai.
Mai si placa, perché il desiderio non è fatto per dormire o riposarsi ma per alimentare se stesso e l'amore. E' il motore della vita, che muove, che porta oltre le stelle (desiderio = de- sirio dal latino "mancanza delle stelle"), è la nostalgia che agita e non compiange l'assenza, ma la brama e la cerca e non per accontentare un bisogno quanto piuttosto per tenerlo sempre acceso.
In questa poesia il desiderio d'amore ha un solo senso che non è il possesso, bensì l'unione, unico traguardo, unica ragione!
Senti l'attesa che si nutre di desiderio e il desiderio che non si sazia mai.
Mai si placa, perché il desiderio non è fatto per dormire o riposarsi ma per alimentare se stesso e l'amore. E' il motore della vita, che muove, che porta oltre le stelle (desiderio = de- sirio dal latino "mancanza delle stelle"), è la nostalgia che agita e non compiange l'assenza, ma la brama e la cerca e non per accontentare un bisogno quanto piuttosto per tenerlo sempre acceso.
In questa poesia il desiderio d'amore ha un solo senso che non è il possesso, bensì l'unione, unico traguardo, unica ragione!
La Boye ha sempre dato voce al desiderio, come con queste meravigliose parole...
- Cosa pensi del significato profondo di questi ultimi versi? E' così anche per te?
- E quanto in te l'emozione influenza i tuoi processi razionali?
Il giorno prima non è mai sazio.
Il miglior giorno è un giorno di sete.
- Cosa pensi del significato profondo di questi ultimi versi? E' così anche per te?